4.9.06

La seconda vita del giornalismo online

Le news online sono da sempre uno dei settori più di successo della rete, quindi tra i più importanti, e adesso si sono dimostrati anche uno dei più innovativi. Questo perchè a fronte della fioritura di una seconda generazione di servizi per la rete, che tengono molto più conto dei contributi degli utenti per la produzione dei contenuti (il web 2.0), i giornali sembrano essere i primi tra i colossi del vecchio mondo della rete ad adeguarsi a questa diversa modalità di produzione, ed i primi esponenti del mondo virtuale della rete a guadagnare considerazione e credibilità pari ai propri omologhi del mondo fisico, cioè i giornali di carta.

E' capitato così che il Times e il Guardian abbiano dichiarato ad una settimana di distanza l'uno dall'altro un cambiamento di politica: per la prima volta la regola sarà che i resoconti provenienti dai corrispondenti dall'estero verranno pubblicati prima sul sito e il giorno dopo sull'edizione cartacea. Questa politica detta online first, al momento è applicata solo alle notizie provenienti dall'estero ma il sentore è che di qui a pochi anni solo le grandi storie dovranno aspettare il mattino seguente per uscire nell'edizione cartacea.

Affiancamento e differenziazione sono dunque le parole chiave perchè sempre di più le edizioni online dei giornali stanno guadagnando importanza e modalità di presentazione e produzione delle notizie esclusive.

In Italia ancora non ci sono casi in cui venga applicata una politica precisa, ma una testata online come Repubblica.it da tempo affianca e in alcuni casi precede l'edizione cartacea nella pubblicazione di alcune notizie e dedica uno spazio sempre crescente alla produzione di contenuti da parte degli utenti, come nel caso del Giornale dei Lettori o dei post provenienti dai blog degli utenti selezionati dalla redazione per ruotare in prima pagina.
Invece dal lato del contributo degli utenti alla strutturazione delle notizie ha fatto scuola l'esperienza di Digg.com, il più famoso sito di news (ora solo tecnologiche ma è pronta la svolta verso una copertura di tutti i tipi di notizie) che non produce nulla di autonomo. Sulla prima pagina di Digg c'è un elenco delle notizie o storie più lette e segnalate dagli utenti tra quelle trovate in rete ogni giorno, dalla più votata alla meno. Digg dunque non pubblica notizie proprie ma solo le preferenze dei lettori e il link per andare a leggere gli articoli in questione nelle pagine dei giornali a cui appartengono. Ma la cosa più clamorosa è il fatto che metta sul medesimo piano storie provenienti da giornali e storie provenienti da blog, senza alcuna differenziazione.

Questa formula, tipicamente web 2.0, ha generato un successo tale da indurre anche la BBC a creare una sezione "Most Popular" all'interno del suo portale di news, nella quale sono riportate le notizie più lette e segnalate tra quelle del sito inglese, e ha causato la trasformazione del portale di Netscape (il web browser che a metà anni '90 era il più utilizzato per navigare in rete), ormai di proprietà del colosso America On Line, in aggregatore di notizie in stile Digg. La futura prima pagina di Netscape.com (ora visibile presso http://beta.netscape.com) presenterà una rassegna delle notizie più votate dai lettori e in più alcune altre notizie selezionate da una redazione creata per l'occasione.

Non sono però sempre un successo questo tipo di transizioni. Esemplare è stato il caso del Los Angeles Times che aveva deciso di aprire le notizie presenti sull'edizione online ai commenti dei lettori, con lo scopo di creare un'interazione simile a quella dei blog e che è stato però costretto a chiudere i commenti nel momento in cui si è visto invaso da immagini porno.

da AFFARI E FINANZA del 07/06

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