4.9.06

La battaglia dei messenger per conquistare milioni di utenti

L'ultima (ma solo in ordine temporale) delle battaglie per conquistare l'utenza della rete si sta combattendo sul fronte dell'instant messaging. Come per tutte le altre battaglie combattute in precedenza, anche questa volta a scontrarsi sono i soliti noti. Si parla delle tre compagnie che da ormai 7-8 anni tentano in ogni modo di colonizzare il mondo della fornitura dei servizi su internet.

L'evento che ha scosso il mercato della messaggistica in diretta dalla relativa quiete in cui versava, che vedeva il Messenger di MSN tenere a debita distanza quello di Yahoo!, è stato l'entrata del terzo grande nome: Google, che ha da subito promosso il suo Talk puntando principalmente sull'ottimo sistema di VoIP (la tecnologia per telefonare gratuitamente tra computer) e non, come facevano i rivali, puntando sul text messaging. Eppure, al momento Google non costituisce una minaccia seria per nessuno, infatti per poter usare Google Talk è necessario essere in possesso di una casella Gmail (il server di posta di Google), e questa la si può ottenere solo se si viene invitati da chi già ne è già in possesso.

Si parla dunque di un bacino di utenti volutamente molto ristretto, che però deve aver lo stesso impensierito, e molto, sia Microsoft che Yahoo!. E' bastata infatti la sola notizia che Google Talk sarebbe stato un programma di messaggistica istantanea con funzioni avanzate di VoIP per spingere i restanti due colossi a migliorare le funzioni di messaggistica vocale dei loro Messenger, cominciando a promuoverli anche loro come dei programmi per parlare online e gratuitamente. E' "l'effetto Skype" si potrebbe dire, l'appeal che ha l'idea di poter fare gratuitamente qualcosa per la quale negli anni si è pagato sempre di più.

Questo dell'instant messaging è un mercato che negli anni è cresciuto in maniera sempre maggiore, ed ora è in grado di catturare sia il pubblico giovanile, che si connette ad internet da casa, sia quello più adulto che lo utilizza dal lavoro o anche per il lavoro, basti pensare che nell'85% delle società americane gli impiegati mandano una media di 160 messaggi istantanei a testa al giorno, e che in totale i fruitori di messaggistica istantanea si aggirano tra i 320 e i 600 milioni, attualmente divisi tra MSN, Yahoo!, Google, AOL (che però non opera in Italia).

Ma c'è di più. La messaggistica istantanea è una vera e propria killer application di internet. L'ennesima. Se la prima, e la più grossa, è stata l'email e la seconda è da poco diventata il motore di ricerca, la terza è sicuramente l'instant messaging. Più della posta elettronica infatti la messaggistica in tempo reale è riuscita ad attirare su internet il gentil sesso, una fetta di pubblico che in ambiti non lavorativi era ancora tabù e che è ricercatissimo dai pubblicitari. Non sbaglia Rheingold quando dice che le relazioni sociali sono la killer application, quantomeno per i mezzi di comunicazione.

Dunque ciò che accade al momento è che Yahoo!, Google e MSN sono le tre compagnie che detengono, anche se con quote diverse, questi tre mercati cruciali: hanno i motori di ricerca più utilizzati (Google su tutti), le caselle email più consultate (MSN su tutti) e i software di instant messaging più scaricati (ancora MSN più di tutti), nessuna di queste attività però frutta un centesimo, poiché sono tutti servizi gratuiti.

Per cosa si battono allora? Contrariamente al mercato delle caselle email ed a quello delle ricerche, nel settore dell'instant messaging si combatte per imporre il proprio standard ed in seguito far pagare i servizi aggiuntivi, come per esempio le telefonate in VoIP verso i telefoni fissi o mobili.

da AFFARI E FINANZA del 26/09/2005

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