Nonostante la sua posizione decisamente dominante Microsoft è sempre un po' in ritardo si sa e in particolar modo lo è nel campo dei web browser, i programmi per la navigazione in rete, dove l'ultima release ufficiale del suo Internet Explorer, la numero 6, risale a ben 5 anni fa (agosto del 2001). E in questi ultimi 5 anni ne sono successe di cose, prima su tutte l'ascesa senza precedenti di Firefox, il browser open source più diffuso, che in un anno ha conquistato l'11% dei navigatori, portando per la prima volta la quota di Internet Explorer sotto il 90%, e poi la nascita di nuovi mercati come quello della navigazione tramite telefono cellulare.
Si capisce quindi quanto fosse attesa la nuova versione del browser di Microsoft finalmente rilasciato (ma solo in una versione beta) in febbraio e da poco aggiornato a fine aprile. E, benchè il risultato sia stato all'altezza delle aspettative, ben poche novità assolutamente originali sono arrivate dal colosso di Bill Gates (un'altra cosa a cui in molti sono abituati) se si esclude un'interfaccia rinnovata che abbandona la classica barra dei menù optando per un'interazione basata sui pulsanti.
Per il resto Internet Explorer 7 sembra aver fatto tesoro di tutte le novità di successo introdotte in questi anni nel mondo della navigazione dagli altri browser cosìdetti alternativi (soprattutto Firefox e Opera), per poi integrarle nel proprio software, ma ancora una volta ha tralasciato uno degli aspetti fondamentali, il peso. Anche il nuovo Explorer infatti è lento a caricarsi e occupa parecchie risorse di sistema, risultando il solito colosso ingombrante.
Intanto alla Mozilla continuano a lavorare sulla nuova versione, la 2.0, di Firefox la cui release è in programma per la fine dell'estate e che dovrebbe essere più veloce grazie ad un motore di rendering migliorato, oltre a contenere un filtro antiphishing più efficiente ed avere integrate tutte le extension più di successo. Ma nonostante l'attegiamento noncurante che quelli di Firefox sembrano avere rispetto alle decisioni ed alle azioni del numero 1 del mercato, in qualche modo sembra trapelare una certa ansia da prestazione riguardo ogni novità, infatti da Mozilla hanno recentemente annunciato che nella versione 2.0 della volpe di fuoco non sarà presente Places, un nuovo sistema di gestione e ricerca di preferiti e cronologia insieme, di cui molto si era parlato e che farà invece parte della release 3.0, la motivazione è che pare non sia ancora del tutto stabile e privo di bug per fare parte di una release ufficiale.
Eppure, nonostante Firefox e Internet Explorer siano i browser le cui novità più fanno notizia, il futuro sembra essere nelle mani della norvegese Opera, piccola software house che, oltre ad avere dato alla luce anni fa un browser omonimo che per anni è stato il punto di riferimento per inventiva e novità, si è anche buttata per prima nel campo della navigazione sui cellulari con ben due soluzioni intelligentemente differenziate. Se infatti il web browser di Opera (arrivato alla versione 9) è da anni distribuito gratuitamente, lo stesso non si può dire per Opera Mobile, l'unico vero programma commerciale che consente una navigazione veloce, agile e comoda da cellulare, che viene venduto al costo di 19€. Ma da abile conoscitrice del mercato la casa norvegese ha deciso di dare alla luce anche Opera Mini (di cui da poco è disponibile la versione 2.0), versione light e con molte meno funzioni di Opera Mobile, che è invece scaricabile gratuitamente e che contribuisce a piazzare il brand della grande O rossa come leader del mercato della navigazione cellulare.
da AFFARI E FINANZA del 06/06
Si capisce quindi quanto fosse attesa la nuova versione del browser di Microsoft finalmente rilasciato (ma solo in una versione beta) in febbraio e da poco aggiornato a fine aprile. E, benchè il risultato sia stato all'altezza delle aspettative, ben poche novità assolutamente originali sono arrivate dal colosso di Bill Gates (un'altra cosa a cui in molti sono abituati) se si esclude un'interfaccia rinnovata che abbandona la classica barra dei menù optando per un'interazione basata sui pulsanti.
Per il resto Internet Explorer 7 sembra aver fatto tesoro di tutte le novità di successo introdotte in questi anni nel mondo della navigazione dagli altri browser cosìdetti alternativi (soprattutto Firefox e Opera), per poi integrarle nel proprio software, ma ancora una volta ha tralasciato uno degli aspetti fondamentali, il peso. Anche il nuovo Explorer infatti è lento a caricarsi e occupa parecchie risorse di sistema, risultando il solito colosso ingombrante.
Intanto alla Mozilla continuano a lavorare sulla nuova versione, la 2.0, di Firefox la cui release è in programma per la fine dell'estate e che dovrebbe essere più veloce grazie ad un motore di rendering migliorato, oltre a contenere un filtro antiphishing più efficiente ed avere integrate tutte le extension più di successo. Ma nonostante l'attegiamento noncurante che quelli di Firefox sembrano avere rispetto alle decisioni ed alle azioni del numero 1 del mercato, in qualche modo sembra trapelare una certa ansia da prestazione riguardo ogni novità, infatti da Mozilla hanno recentemente annunciato che nella versione 2.0 della volpe di fuoco non sarà presente Places, un nuovo sistema di gestione e ricerca di preferiti e cronologia insieme, di cui molto si era parlato e che farà invece parte della release 3.0, la motivazione è che pare non sia ancora del tutto stabile e privo di bug per fare parte di una release ufficiale.
Eppure, nonostante Firefox e Internet Explorer siano i browser le cui novità più fanno notizia, il futuro sembra essere nelle mani della norvegese Opera, piccola software house che, oltre ad avere dato alla luce anni fa un browser omonimo che per anni è stato il punto di riferimento per inventiva e novità, si è anche buttata per prima nel campo della navigazione sui cellulari con ben due soluzioni intelligentemente differenziate. Se infatti il web browser di Opera (arrivato alla versione 9) è da anni distribuito gratuitamente, lo stesso non si può dire per Opera Mobile, l'unico vero programma commerciale che consente una navigazione veloce, agile e comoda da cellulare, che viene venduto al costo di 19€. Ma da abile conoscitrice del mercato la casa norvegese ha deciso di dare alla luce anche Opera Mini (di cui da poco è disponibile la versione 2.0), versione light e con molte meno funzioni di Opera Mobile, che è invece scaricabile gratuitamente e che contribuisce a piazzare il brand della grande O rossa come leader del mercato della navigazione cellulare.
da AFFARI E FINANZA del 06/06
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