All'origine di qualsiasi atto di pirateria infatti c'è sempre una ripresa abusiva, i grandi studios americani lo stanno capendo e sono decisi a bloccare chi riprende abusivamente i film in sala alle prime o alle anteprime.
Per questo l'ultima idea partorita a Hollywood per preservare gli incassi dei loro blockbuster più importanti nel primo weekend nei paesi più grossi (di fatto la variabile dal peso maggiore sugli incassi) è, quando non è possibile la contemporanea mondiale, far uscire i film prima nei paesi a minor tasso di pirateria. Per questo motivo molte delle ultime pellicole americane ad alta aspettativa di incasso non escono per prima cosa negli Stati Uniti. E' stato così per Spiderman 3, sarà così per Transformers ed è stato così anche per l'attesissimo terzo capitolo della saga I Pirati Dei Caraibi, che è andato nei cinema statunitensi solo due giorni dopo l'uscita in altri paesi.
Controlli da aeroporto dunque sia alle prime che soprattutto alle anteprime per la stampa, ogni spettatore è invitato a consegnare tutte le proprie apparecchiature tecnologiche all'ingresso, dove saranno imbustate in involucri isolanti, dopodichè si passa alla perquisizione con il metal detector prima dell'entrata in sala. Una pratica che non piace al pubblico ma che, stando a quanto dichiarato da alcuni membri della security ingaggiata dalla Warner Brothers e dalla 01 Distribution, è utile oltre che efficace. A loro stessi è infatti capitato spesso a di trovare persone che avevano con sè macchine digitali o anche qualcuno seduto in prima fila che riprendeva tranquillamente il film. A scanso di equivoci poi durante tutta la proiezione gli stessi addetti che hanno compiuto le perquisizioni all'ingresso passano continuamente ai lati delle file con i visori notturni per controllare che non ci siano apparecchi in funzione.
Non sono solo le videocamere digitali infatti l’unico mezzo da usare per le riprese ma anche telefoni cellulari di ultima generazione, sufficientemente potenti e capienti da riprendere un intero film e soprattutto più facilmente nascondibili.
Tuttavia nonostante le possibilità offerte dai nuovi telefoni cellulari l’Italia non è tra i paesi a maggior rischio pirateria, anzi è uno di quelli più tranquilli in cui i blockbuster stanno uscendo per primi. I campioni in materia, oltre agli americani stessi, rimangono russi e cinesi (recentemente in polemica con il governo statunitense per la poca attenzione che dedicano alla prevenzione), perché se da noi i telefoni cellulari sono più diffusi che altrove non si può dire altrettanto della capacità di utilizzarli a pieno.
Eppure gli sforzi ancora non sono sufficienti perché a pochi giorni dall’uscita I Pirati Dei Caraibi 3 - Ai Confini Del Mondo era già disponibile in rete in diverse lingue (cosa che non ha comunque impedito al film di diventare il maggior incasso della storia del cinema con 142,5 milioni di dollari solo nel primo weekend). Questo grazie ad un rapido processo in più fasi che si fonda sulla collaborazione dei pirati di diversi paesi.
Ripreso abusivamente in un cinema di Roma il film è già in rete dopo poche ore dalla proiezione in anteprima, dopodichè i primi a che lo scaricano preparano e aggiungono i sottotitoli nella propria lingua o in quella comune (l’inglese) e lo rimettono online nelle diverse versioni sottotitolate. Infine quando poi il film esce in un nuovo paese è sufficiente registrare unicamente l’audio (cosa ancora più facile grazie a strumenti come l’iPod, i piccoli registratori o ancora una volta i telefoni cellulari) e sovrapporlo al video scaricabile in rete per confezionare subito una nuova copia con diversa sonorizzazione pronta per il download.
da LA REPUBBLICA del 31/05/07