4.5.09

YouTube cambia

Dopo 4 anni di vita, un numero incalcolabile di video caricati e uno ancora superiore di video visti dagli utenti, dopo cause milionarie per violazione del diritto d'autore, un'acquisizione miliardaria da parte di Google e polemiche a non finire YouTube cambia design e filosofia. A costringerlo, come sempre, gli incassi.
Perchè nonostante sia uno dei luoghi più visitati di tutta la rete e nonostante sia una banca dati video unica, lo stesso YouTube non riesce a fare soldi come dovrebbe. In gergo si dice che non "monetizza utenti", cioè che non trasforma correttamente ogni visita in denaro, cosa decisiva per un servizio totalmente gratuito.
Per monetizzare dunque si cambia design e soprattutto organizzazione interna. Oggi le categorie che fanno bella mostra di sè in home page (e che rispecchiano la filosofia del sito) sono Video, Canali e Community. Tre categorie improntate ai contributi degli utenti. Dal 16 Aprile il sito invece si dividerà in Movies, Music, Show e Video che sarà l'unica delle 4 nuove categorie a racchiudere i video inviati dagli utenti, per il resto si tratterà di materiale considerato "professionale" e autorizzato dai proprietari del copyright. Non cambiano le regole, solo la visibilità che sarà data ai contenuti.
Il motivo del cambiamento è che i video caricati dagli utenti sono croce e delizia del sito. YouTube è grande grazie a loro ma è anche vero che per colpa loro non ottiene la pubblicità che dovrebbe. Eppure ci ha provato: ha messo pubblicità testuale sulla pagina, banner animati, addirittura sovrimpressioni sui video e recentemente anche il "Click To Buy", cioè per ogni video musicale (il contenuto più presente in assoluto) compare la possibilità di andare a comprare la canzone in questione su iTunes.
Tuttavia quale pubblicitario rischierebbe di vedere la propria pubblicità accanto ad un video potenzialmente offensivo, volgare, stupido o anche solo noioso? Niente garanzie, niente contratti. Così ora arrivano in massa contenuti affidabili, autorizzati e sicuri (video musicali, serie tv e film) per permettere un nuovo flusso di denaro e una nuova fase (più adulta) per il video in rete.

da LA GAZZETTA DELLO SPORT del 22/04/09

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