Non sentiremo più Joanne Colan dire con il suo splendido accento inglese: "Hi I'm Joanne and this is Rocketboom", da venerdì infatti non è più la presentatrice dello show di Andrew Baron. E se la notizia non vi sconvolge sappiate che è un problema solo vostro.
Che Rocketboom sia lo show in rete più importante in assoluto lo dice il fatto che quando circa 3 anni fa Amanda Congdon, il suo primo storico volto, l'ha abbandonato per dissapori interni, ABC News l'ha subito presa per immetterla nella televisione tradizionale. Un passaggio da nuovo a vecchio medium che all'epoca non aveva precedenti, come del resto ogni cosa che circonda lo show di Andrew Baron.
A quell'epoca a sostituirla arrivò appunto Joanne Colan, volto già noto grazie ad una militanza di anni in MTV UK ("Scandalo! Una della tv che passa alla rete!!"), una ragazza splendida quanto la precedente ma molto più abile, professionale e competente. Eppure, nonostante tutto questo, a molti in Italia la parola Rocketboom non suscita quel sorriso sardonico che si materializzerebbe sul volto di qualiasiasi altro heavy user della rete americano, quel sorriso compiaciuto dato dal condividere la conoscenza di un prodotto intelligente, divertente, apprezzato e seguito da chiunque si intenda di rete o di nuovi format audiovisivi.
Se ancora non avete capito di che si stia parlando potete farvi un'idea di come Rocketboom distrugga e ricostruisca il concetto vetusto di TG immergendolo in rete guardando la puntata di addio di Joanne, messa online venerdì scorso. E' un collage di tanti momenti-Rocketboom. Ne esce un quadro giustamente scanzonato ma sappiate che a margine di tutto questo lo show regala interviste interessantissime ai protagonisti del mondo di internet (perchè davvero ne esiste un altro?), copertura di eventi internazionali e storie che nessuno racconta.
Oggi Rocketboom è una macchina da soldi, ma già nel 2005, ad un solo anno dal suo lancio, era presente nella schermata di prova della nuova funzione videopodcast del iMac G5 durante uno dei seguitissimi keynote di Steve Jobs e nel 2006 contava su 400.000 spettatori quotidiani. Oggi Rocketboom conta diversi spinoff (il più interessante e originale dei quali è Know Your Meme, ha da pochissimo un contratto di sponsorizzazione con Intel e dall'estate scorsa uno di distribuzione con Sony (di cui si sa solo che il gigante tecnologico paga una cifra a 7 numeri).
E ora? Da lunedì a condurre Rocketboom c'è Caitilin Hill, scelta non a caso per come si è fatta notare negli ultimi anni su YouTube. Partendo da una videorisposta ad uno dei primi episodi della serie online lonelygirl15, Caitilin ha lanciato il suo canale TheHill88 dove ha tenuto un vlog arrivato ad essere il secondo canale più sottoscritto d'Australia e il 49esimo in tutto il mondo (una posizione in meno di DiscoveryNetworks e qualcuna in più rispetto alla BBC). Il suo esordio nello show non è stato dei più facili ma è evidente come anni di vlogging in proprio le abbiano dato una sicurezza e una confidenza con il pubblico e lo stile del video in rete, che nessuno presentatore canonico avrebbe (e che ai suoi inizi tempo Joanne Colan non aveva).
Anche questo dà il senso di che cosa sia Rocketboom e soprattutto chi sia Andrew Baron, vera unica mente dietro tutto il progetto. Baron ha messo in piedi da solo il punto di riferimento su come si facciano e soprattutto come si distribuiscano video in rete, tanto da poter contare su amicizie, collaborazioni e assunzioni di prim'ordine. Quando tentò di aprire una divisione sulla West Coast dello show a presentare c'era LisaNova, altra star indiscussa del video blogging (14esimo canale più sottoscritto in assoluto di YouTube nella categoria Director).
Ecco perchè quando ci si stupisce di come da noi manchi qualcosa di simile per mentalità, freschezza, intraprendenza e intelligenza forse sarebbe opportuno stupirsi prima di tutto di come non ci sia conoscenza di quanto accade nel resto del mondo e prodotti come Rocketboom non siano noti quanto dovrebbero.
da WIRED.IT del 22/04/09
Che Rocketboom sia lo show in rete più importante in assoluto lo dice il fatto che quando circa 3 anni fa Amanda Congdon, il suo primo storico volto, l'ha abbandonato per dissapori interni, ABC News l'ha subito presa per immetterla nella televisione tradizionale. Un passaggio da nuovo a vecchio medium che all'epoca non aveva precedenti, come del resto ogni cosa che circonda lo show di Andrew Baron.
A quell'epoca a sostituirla arrivò appunto Joanne Colan, volto già noto grazie ad una militanza di anni in MTV UK ("Scandalo! Una della tv che passa alla rete!!"), una ragazza splendida quanto la precedente ma molto più abile, professionale e competente. Eppure, nonostante tutto questo, a molti in Italia la parola Rocketboom non suscita quel sorriso sardonico che si materializzerebbe sul volto di qualiasiasi altro heavy user della rete americano, quel sorriso compiaciuto dato dal condividere la conoscenza di un prodotto intelligente, divertente, apprezzato e seguito da chiunque si intenda di rete o di nuovi format audiovisivi.
Se ancora non avete capito di che si stia parlando potete farvi un'idea di come Rocketboom distrugga e ricostruisca il concetto vetusto di TG immergendolo in rete guardando la puntata di addio di Joanne, messa online venerdì scorso. E' un collage di tanti momenti-Rocketboom. Ne esce un quadro giustamente scanzonato ma sappiate che a margine di tutto questo lo show regala interviste interessantissime ai protagonisti del mondo di internet (perchè davvero ne esiste un altro?), copertura di eventi internazionali e storie che nessuno racconta.
Oggi Rocketboom è una macchina da soldi, ma già nel 2005, ad un solo anno dal suo lancio, era presente nella schermata di prova della nuova funzione videopodcast del iMac G5 durante uno dei seguitissimi keynote di Steve Jobs e nel 2006 contava su 400.000 spettatori quotidiani. Oggi Rocketboom conta diversi spinoff (il più interessante e originale dei quali è Know Your Meme, ha da pochissimo un contratto di sponsorizzazione con Intel e dall'estate scorsa uno di distribuzione con Sony (di cui si sa solo che il gigante tecnologico paga una cifra a 7 numeri).
E ora? Da lunedì a condurre Rocketboom c'è Caitilin Hill, scelta non a caso per come si è fatta notare negli ultimi anni su YouTube. Partendo da una videorisposta ad uno dei primi episodi della serie online lonelygirl15, Caitilin ha lanciato il suo canale TheHill88 dove ha tenuto un vlog arrivato ad essere il secondo canale più sottoscritto d'Australia e il 49esimo in tutto il mondo (una posizione in meno di DiscoveryNetworks e qualcuna in più rispetto alla BBC). Il suo esordio nello show non è stato dei più facili ma è evidente come anni di vlogging in proprio le abbiano dato una sicurezza e una confidenza con il pubblico e lo stile del video in rete, che nessuno presentatore canonico avrebbe (e che ai suoi inizi tempo Joanne Colan non aveva).
Anche questo dà il senso di che cosa sia Rocketboom e soprattutto chi sia Andrew Baron, vera unica mente dietro tutto il progetto. Baron ha messo in piedi da solo il punto di riferimento su come si facciano e soprattutto come si distribuiscano video in rete, tanto da poter contare su amicizie, collaborazioni e assunzioni di prim'ordine. Quando tentò di aprire una divisione sulla West Coast dello show a presentare c'era LisaNova, altra star indiscussa del video blogging (14esimo canale più sottoscritto in assoluto di YouTube nella categoria Director).
Ecco perchè quando ci si stupisce di come da noi manchi qualcosa di simile per mentalità, freschezza, intraprendenza e intelligenza forse sarebbe opportuno stupirsi prima di tutto di come non ci sia conoscenza di quanto accade nel resto del mondo e prodotti come Rocketboom non siano noti quanto dovrebbero.
da WIRED.IT del 22/04/09
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