3.7.09

Trasformati dai Transformers

Il filmone americano di questa estate gira intorno a robottoni giganti che se le danno di santa ragione. Lo sanno tutti, dai bambini (già esaltatisi nel 2007 per il primo film della serie) ai ragazzi cresciuti con gli omonimi cartoni degli anni '80 che continuano a divertirsi con l'azione forsennata del regista Michael Bay (specialista in esplosioni, ralenti e belle donne), ma lo sanno bene soprattutto gli attori.
Infatti, nonostante la presenza di nomi di richiamo (ma all'epoca del primo film non lo erano affatto) come Shia LaBouef e Megan Fox, il cuore di Transformers 2 (nelle sale italiane dal 26 giugno) sono i robot: "Quando pensavamo di non aver dato il massimo in una scena ci dicevamo: <>". A parlare è Ramon Rodriguez (nel film interpreta il compagno di stanza del protagonista), esordiente nella saga dei robot Hasbro, mentre a ridere riconoscendosi in questa battuta ci sono Josh Duhamel e Tyrese Gibson, militari all'ombra dei giocattoloni giganti (e digitali) già dal primo film. Attori non molto noti per un film che di certo non ha velleità intellettuali eppure, come tipico di Hollywood, professionisti di alto livello.
Il giovanissimo Ramon Rodriguez ha già girato il suo secondo film, un thriller al fianco del veterano Denzel Washington ed è cresciuto nel rigoroso mondo delle serie tv americane (principalmente The Wire), mentre Josh Duhamel è un volto reso noto da 5 stagioni della serie Las Vegas e infine Tyrese Gibson è un vero intrattenitore a tutto tondo.
L'attore di colore già noto per 2 Fast 2 Furious non si pone limiti e racconta con fierezza il suo sogno americano dalle borgate al successo non solo cinematografico. In queste notti a Roma ha girato per discoteche facendo ascoltare il suo ultimo singolo hip hop (Take me away) per testare le reazioni del pubblico e girare un videoclip, forse interpreterà un eroe dei fumetti (Luke Cage) ma intanto il 5 Agosto lancia Mahyem, un fumetto scritto da lui che già nella sola prevendita ha fatto segnare proventi record: "I limiti esistono nella tua testa. Se li assecondi è solo un problema tuo".

da LA GAZZETTA DELLO SPORT del 12/6/09

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