3.7.09

Transformers vs. Terminator - Io sto con i robot di Skynet

Non fatevi ingannare! I T-800, Skynet e i T-600 di Terminator Salvation potrebbero ad una prima visione somigliare agli Autobot e i Decepticons di Transformers: La Vendetta Del Caduto ma in realtà sono completamente diversi, due visioni opposte della fantascienza. E io sto con i Terminator!

Venerdì esce in tutta Italia l'attesissimo secondo capitolo della trasposizione cinematografica di Transformers già serie animata e prima ancora linea di giocattoli (secondo un'evoluzione del prodotto culturale da giocattolo a cartone a film tipica dell'industria giapponese) che riporta al cinema la visione di Michael Bay e dell'industria ludica della fantascienza robotica.
Rispetto al primo film ci sono più botti, più esplosioni, più robot, più effetti, più scene d'azione e meno umani che corrono sullo sfondo mentre i giocattoloni se le danno di santa ragione. Aumentano i Transformers e cambia di poco il target del film, rivisto verso il basso probabilmente a seguito delle indagini di marketing che hanno mostrato l'alto gradimento del primo film presso i bambini. Il delicato equilibrio tra commedia, azione, racconto e storia che aveva fatto del primo film una sorpresa qui salta totalmente. L'idea è distruggere tutto il distruggibile per 140 minuti. Piramidi d'Egitto comprese.

Curiosamente però i Transformers arrivano nei cinema mentre ancora in alcune sale adiecenti verrà proiettato Terminator Salvation, altro film di fantascienza robotica ma dalla visione opposta.
I due film di McG e Michael Bay infatti possono essere accomunabili per genere, ritmo, azione e carattere (entrambi film di alto profilo e intrattenimento hollywoodiano) e possono anche avere il medesimo pubblico ma mostrano due modi decisamente diversi di immaginare, sognare e teorizzare il rapporto dell'uomo con le macchine intelligenti.

I Transformers infatti sono fantascienza solo per approssimazione, in realtà non immaginano scenari futuri ma trattano di idee fantastiche. Non ipotizzano nemmeno sofisticate tecnologie che cambino la vita dell'uomo (come tipico della fantascienza) perchè Autobot e Decepticons sono in tutto e per tutto trattati e mostrati come esseri viventi e non come macchine senza cuore, non hanno nulla di realmente tecnologico se non quello che appare. Non a caso sono alieni e non prodotti dell'uomo.
La metafora di Transformers è tutta umana. I robot giganti che combattono tra di loro hanno movenze umane, reazioni umane e problemi umani. Quando prendono un colpo in volto la loro mascella si muove o si rompe come fosse umana e se sono a terra perdono olio come fosse sangue. In questo i Transformers sono più simili agli animali antropomorfi delle favole che a veri modelli fantastici di tecnologia. Non ci fanno sognare di un nostro possibile futuro.

Al contrario tutto l'impianto di Terminator è basato su ipotesi fantastiche ma tecnologiche. Le macchine del futuro di McG sono iperboliche e improbabili come qualsiasi prodotto di fantasia ma non cercano di essere uomini (anche se alcune li imitano per ingannarli) anzi! Tutto Terminator si basa sulla contrapposizione tra uomini e macchine, sul fatto che gli uomini lottino per mantenere viva la loro razza e per essere i padroni del proprio pianeta mentre le macchine impongono il loro dominio.
Come quasi tutto il cinema robotico ogni Terminator, anche il peggiore della saga (cioè il terzo), ci parla del rapporto che abbiamo con la tecnologia, di cosa la tecnologia possa significare nella nostra vita oggi e delle paure che abbiamo per il domani. Di questo non c'è traccia in Transformers.
Per dirla in altre parole se agli Autobot e ai Decepticons si sostituissero razze alieni viventi non cambierebbe nulla nella trama del film. Perchè loro sono i protagonisti assoluti del film e come tali sono antropomorfi (che è un must di ogni film hollywoodiano) mentre i robot di Terminator Salvation sono il nemico dei protagonisti, la loro controparte.

Michael Bay si sforza in ogni modo di dirci che i Transformers sono come noi e i loro nemici sono nostri nemici solo perchè siamo alleati, non perchè si contrappongano direttamente agli umani. Al contrario quando John Connor dice per radio "...sono John Connor e se ascoltate questo messaggio siete parte della resistenza" spiega che i robot non sono noi, sono un'altra cosa, noi siamo lo spirito e loro la materia e per questo combattiamo. Questa è fantascienza!

da WIRED.IT del 27/6/09

1 commento:

Dardael ha detto...

Sono abbastanza d'accordo sul piano della diversità, ma non credo sia corretto metterli in competizione su certi punti. Il parere sulla tecno-fobia è di certo un parametro soggettivo, che delinea un pò quello che ci si può o non ci si può aspettare da film. Transformers, nella sua forma originale e pre-holliwoodiana racconta una storia molto articolata che spazia fra epoche temoporali molto lontane e persino fra realtà dimensionali differenti (di questo nel secondo film c'è solo un accenno). Terminator rappresenta la proiezione di un incubo, la perdita di controllo su qualcosa di cui ci serviamo senza spesso avere conoscenza; per meglio dire, la rappresentazione di ciò che succede quanto automatico non è più sinonimo di semplificato, ma di minaccia apocalittica. Sono due realtà molto differenti, neanche l'altra faccia della stessa medaglia, accomunabili per la sola presenza massiccia di forme robotiche. La vera discriminante fra i due è l'A.I. : se in uno i robot hanno anima e sentimenti, nell'altra c'è solo azione e reazione.