"So cosa significa essere cresciuta nella periferia romana per questo ho subito capito cosa ci voleva per interpretare Asia, una ragazza qualunque che vive in un contesto di teppistelli che fanno bravate in continuazione mentre lei vorrebbe una vita semplice", è una Carolina Crescentini molto lontana dai toni leggeri e briosi di Notte Prima Degli Esami Oggi e della sit-com Boris quella che parla del suo personaggio in Cemento Armato, il film in uscita il prossimo autunno (il 5 ottobre), che riunisce autori e attori della serie Notte Prima Degli Esami.
Oltre a lei infatti i protagonisti del film sono Nicolas Vaporidis e Giorgio Faletti mentre Marco Martani e Fausto Brizzi si sono scambiati i ruoli, la sceneggiatura è sempre scritta a quattro mani (con l'aiuto stavolta di Luca Poldelmengo) ma alla regia è passato Martani.
Ma le similitudini si fermano qui, Cemento Armato è un western metropolitano (come lo ha definito il regista) dalle atmosfere molto lontane dalle commedie sentimentali girate in precedenza dalla premiata ditta messa insieme dai produttori Federica e Fulvio Lucisano e la prima avvisaglia del cambio di registro la dà proprio Carolina Crescentini che si presenta con capelli nero corvino: "Lo voleva il regista, serve per differenziarmi dai miei altri ruoli e poi mi ha anche aiutato a sentirmi diversa".
Nel film Carolina è la fidanzata di Diego (Vaporidis) un ragazzo semplice cresciuto in un ambiente difficile, la borgata, che una bravata fa scontrare con il male puro, un boss della delinquenza locale, un palazzinaro senza scrupoli noto con il soprannome di "il Primario", interpretato da Giorgio Faletti. Non viene svelato molto altro della trama ma è chiaro che tutto ruota intorno all'ossessione che il boss sviluppa verso questi due ragazzi.
Martani sostiene di aver cercato il noir nella Roma delle borgate sia in quelle più belle (Pigneto e Garbatella), simbolo della vita semplice, che nelle più brutte, quelle infestate dagli abusi edilizi e dal cemento armato del titolo, simbolo dell'universo criminale del Primario dove è facile morire e difficile amare e dove verranno inevitabilmente trascinati i protagonisti.
"Asia e Diego sono la tipica coppia di borgata che litigano un giorno sì e l'altro pure, una coppia de core, quelli che vedi in motorino accapigliarsi al semaforo" continua a spiegare Carolina Crescentini, che per interpretare questo ruolo si è soffermata più che altro sui dettagli "Già il film è carico di emozioni, non volevo sovraccaricarlo ulteriormente, per questo mi sono guardata in giro, ho guardato molto i coatti cercando i dettagli e ne ho trovati mille!".
Non si è potuto invece ispirare direttamente a nessuno Giorgio Faletti per il suo personaggio freddo e spietato, uno che si è fatto da solo, che è arrivato ai vertici della cupola e ormai demanda tutto, un personaggio a cui il romanziere/attore ha contribuito a dare forma: "Nelle prime sceneggiature c'erano dei momenti in cui apostrofava una donna riferendosi a lei con delle classiche parolacce da strada ma col regista abbiamo sentito l'esigenza di levarle, perché usarle per lui significa declassarsi. E' il male assoluto e un diamante nero che non si abbasserebbe mai ad usare un frasario da uomo della strada".
Eppure nonostante la fatica di calarsi in un ruolo così lontane dalle sue più classiche performance comiche Faletti ha lo stesso realizzato quello che era un suo sogno: "Ho sempre desiderato fare il pistolero in un western, in questo momento quindi mi sento abbastanza appagato. Non c'è stato il classico duello ma lo stesso il film sembra davvero un western metropolitano".
Di tutt'altro tipo invece il personaggio di Nicolas Vaporidis, finalmente lontano dallo stereotipo giovanilistico del ragazzo impacciato in cui sembrava intrappolato. Nelle sue stesse parole il suo Diego "è uno che vive di estremi, non è un cinico o un calcolatore, non è un eroe nè un killer. E' un ragazzo normale che viene travolto da un destino più grande di lui".
da LA REPUBBLICA del 6/7/07
Oltre a lei infatti i protagonisti del film sono Nicolas Vaporidis e Giorgio Faletti mentre Marco Martani e Fausto Brizzi si sono scambiati i ruoli, la sceneggiatura è sempre scritta a quattro mani (con l'aiuto stavolta di Luca Poldelmengo) ma alla regia è passato Martani.
Ma le similitudini si fermano qui, Cemento Armato è un western metropolitano (come lo ha definito il regista) dalle atmosfere molto lontane dalle commedie sentimentali girate in precedenza dalla premiata ditta messa insieme dai produttori Federica e Fulvio Lucisano e la prima avvisaglia del cambio di registro la dà proprio Carolina Crescentini che si presenta con capelli nero corvino: "Lo voleva il regista, serve per differenziarmi dai miei altri ruoli e poi mi ha anche aiutato a sentirmi diversa".
Nel film Carolina è la fidanzata di Diego (Vaporidis) un ragazzo semplice cresciuto in un ambiente difficile, la borgata, che una bravata fa scontrare con il male puro, un boss della delinquenza locale, un palazzinaro senza scrupoli noto con il soprannome di "il Primario", interpretato da Giorgio Faletti. Non viene svelato molto altro della trama ma è chiaro che tutto ruota intorno all'ossessione che il boss sviluppa verso questi due ragazzi.
Martani sostiene di aver cercato il noir nella Roma delle borgate sia in quelle più belle (Pigneto e Garbatella), simbolo della vita semplice, che nelle più brutte, quelle infestate dagli abusi edilizi e dal cemento armato del titolo, simbolo dell'universo criminale del Primario dove è facile morire e difficile amare e dove verranno inevitabilmente trascinati i protagonisti.
"Asia e Diego sono la tipica coppia di borgata che litigano un giorno sì e l'altro pure, una coppia de core, quelli che vedi in motorino accapigliarsi al semaforo" continua a spiegare Carolina Crescentini, che per interpretare questo ruolo si è soffermata più che altro sui dettagli "Già il film è carico di emozioni, non volevo sovraccaricarlo ulteriormente, per questo mi sono guardata in giro, ho guardato molto i coatti cercando i dettagli e ne ho trovati mille!".
Non si è potuto invece ispirare direttamente a nessuno Giorgio Faletti per il suo personaggio freddo e spietato, uno che si è fatto da solo, che è arrivato ai vertici della cupola e ormai demanda tutto, un personaggio a cui il romanziere/attore ha contribuito a dare forma: "Nelle prime sceneggiature c'erano dei momenti in cui apostrofava una donna riferendosi a lei con delle classiche parolacce da strada ma col regista abbiamo sentito l'esigenza di levarle, perché usarle per lui significa declassarsi. E' il male assoluto e un diamante nero che non si abbasserebbe mai ad usare un frasario da uomo della strada".
Eppure nonostante la fatica di calarsi in un ruolo così lontane dalle sue più classiche performance comiche Faletti ha lo stesso realizzato quello che era un suo sogno: "Ho sempre desiderato fare il pistolero in un western, in questo momento quindi mi sento abbastanza appagato. Non c'è stato il classico duello ma lo stesso il film sembra davvero un western metropolitano".
Di tutt'altro tipo invece il personaggio di Nicolas Vaporidis, finalmente lontano dallo stereotipo giovanilistico del ragazzo impacciato in cui sembrava intrappolato. Nelle sue stesse parole il suo Diego "è uno che vive di estremi, non è un cinico o un calcolatore, non è un eroe nè un killer. E' un ragazzo normale che viene travolto da un destino più grande di lui".
da LA REPUBBLICA del 6/7/07
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