Per realizzare Renaissance ci sono voluti dieci anni di ritardi, finanziamenti raccolti dovunque nel mondo (anche dalla Miramax), continua sperimentazione, continui errori e ripensamenti e continue innovazioni tecniche. Durante la realizzazione del film, il software necessario ad animare i personaggi e compiere il rendering in bianco e nero è stato sviluppato a seconda delle esigenze degli animatori dal team diretto dal regista/ideatore del progetto Christian Volckman. Questo perché nessuno si immaginava che, una volta compiuto il rendering in bianco e nero delle sequenze animate, una minima variazione nei movimenti facciali potesse cambiare totalmente l'espressione del personaggio poiché, nel bianco e nero di Renaissance ci sono molti meno tratti e dunque sono tutti fondamentali.
L'idea che ha mosso fin dall'inizio Volckman era quella di trovare una strada che fosse davvero a metà tra cinema tradizionale e cinema d'animazione tridimensionale e che, non a caso, potesse rappresentare un valido esempio di animazione per adulti (cosa che dieci anni fa non era assolutamente data per scontata). Per fare questo, Volckman ha iniziato assieme a Marc Miance (numero uno del reparto motion capture all'Attitude Studio) dai modelli in 3D, prima ancora di girare il film: "Questo è servito - sostiene Miance - a far capire a tutti il feeling che avrebbe dovuto avere il film". Successivamente è passato a girare il film in maniera più o meno tradizionale per nove settimane con ventiquattro macchine da presa HD. In seguito è stato il momento della cattura dei movimenti degli attori con il motion capture, poi li ha attribuiti ai personaggi di sintesi, ha montato le scene e infine ha eseguito il rendering in bianco e nero creando anche tutto lo scenario.
È stato chiaramente l'ultimo passo del processo quello che ha creato il maggior numero di problemi. Sempre Miance ha ricordato come: "Per creare una Parigi del 2054 che fosse credibile [rispetto ai personaggi animati in motion capture e alle riprese effettuate come un film normale] l'abbiamo dovuta creare come un vero set. Cioè abbiamo dovuto popolare le strade di centinaia di comparse come se l'avessimo davvero filmato a Parigi. La sequenza più grossa ha richiesto la creazione di 5000 comparse. Neanche a dirlo ci siamo serviti di un software sviluppato da noi".
Ma se questa componente era già stata sperimentata in altri film d'animazione, la vera sfida è stata comprendere come realizzare artifici quali le trasparenze dei vetri o la profondità di campo con il bianco e nero supercontrastato che è la cifra estetica di Renaissance. Per il primo problema la soluzione finale è stata utilizzare un set di ombre in toni di grigio per dare l'idea giusta mentre, dopo molto sperimentare, il team ha scoperto che sfocando e poi rimettendo a fuoco i fondali si otteneva quell'effetto di soffice smagliatura tipica della profondità di campo.
Il risultato finale è un'esperienza di notevole impatto visivo. Renaissance è un film d'animazione in 3D che, a causa del particolare tipo di bianco e nero che usa sembra in 2 dimensioni, ma che acquista profondità nelle inquadrature dove i soggetti sono virtualmente vicini alla macchina da presa e soprattutto che è dotato di piani sequenza e movimenti di macchina difficilmente riscontrabili in un film d'animazione tradizionale.
L'idea che ha mosso fin dall'inizio Volckman era quella di trovare una strada che fosse davvero a metà tra cinema tradizionale e cinema d'animazione tridimensionale e che, non a caso, potesse rappresentare un valido esempio di animazione per adulti (cosa che dieci anni fa non era assolutamente data per scontata). Per fare questo, Volckman ha iniziato assieme a Marc Miance (numero uno del reparto motion capture all'Attitude Studio) dai modelli in 3D, prima ancora di girare il film: "Questo è servito - sostiene Miance - a far capire a tutti il feeling che avrebbe dovuto avere il film". Successivamente è passato a girare il film in maniera più o meno tradizionale per nove settimane con ventiquattro macchine da presa HD. In seguito è stato il momento della cattura dei movimenti degli attori con il motion capture, poi li ha attribuiti ai personaggi di sintesi, ha montato le scene e infine ha eseguito il rendering in bianco e nero creando anche tutto lo scenario.
È stato chiaramente l'ultimo passo del processo quello che ha creato il maggior numero di problemi. Sempre Miance ha ricordato come: "Per creare una Parigi del 2054 che fosse credibile [rispetto ai personaggi animati in motion capture e alle riprese effettuate come un film normale] l'abbiamo dovuta creare come un vero set. Cioè abbiamo dovuto popolare le strade di centinaia di comparse come se l'avessimo davvero filmato a Parigi. La sequenza più grossa ha richiesto la creazione di 5000 comparse. Neanche a dirlo ci siamo serviti di un software sviluppato da noi".
Ma se questa componente era già stata sperimentata in altri film d'animazione, la vera sfida è stata comprendere come realizzare artifici quali le trasparenze dei vetri o la profondità di campo con il bianco e nero supercontrastato che è la cifra estetica di Renaissance. Per il primo problema la soluzione finale è stata utilizzare un set di ombre in toni di grigio per dare l'idea giusta mentre, dopo molto sperimentare, il team ha scoperto che sfocando e poi rimettendo a fuoco i fondali si otteneva quell'effetto di soffice smagliatura tipica della profondità di campo.
Il risultato finale è un'esperienza di notevole impatto visivo. Renaissance è un film d'animazione in 3D che, a causa del particolare tipo di bianco e nero che usa sembra in 2 dimensioni, ma che acquista profondità nelle inquadrature dove i soggetti sono virtualmente vicini alla macchina da presa e soprattutto che è dotato di piani sequenza e movimenti di macchina difficilmente riscontrabili in un film d'animazione tradizionale.
da MYMOVIES.IT 25/10/06
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