La buona notizia è che i film in 3D ci sono e piacciono, la cattiva è che è ancora difficile vederli. Nel corso del 3D Day al Future Film Festival di Bologna è emerso infatti che al momento sono 42 le sale italiane pronte per le tre dimensioni, poche rispetto alle 3.000 totali e pochissime se si pensa a quanti e quali film girati in tridimensionale usciranno nel 2009: Up (della Pixar), L’era glaciale 3, A christmas carol (di Robert Zemeckis) e l’attesissimo Avatar (di James Cameron) solo per citare i più importanti.
La copertura del territorio però continua e già per l’uscita pasquale di Mostri contro alieni, il primo cartone Dreamworks pensato e realizzato dall’inizio con tecnologia 3D, le sale dovrebbero essere diventate almeno 60 sulle 600 totali che proietteranno il film. Dunque nel 90% dei casi il film verrà visto in una versione adattata alle tradizionali due dimensioni.
Bisognerà però fare attenzione perchè non si ripetano i problemi di Viaggio al centro della Terra 3D, altro film tridimensionale che era visibile più che altro in versione bidimensionale. In molti dei cinema non 3D infatti non era specificato che si trattasse di una normale proiezione, cosa che ha indotto la gran parte degli spettatori a pensare di aver assistito ad un film in tre dimensioni pur non avendo dovuto indossare gli indispensabili occhialini. In quei casi il commento è stato inevitabilmente: “Non cambia niente!”.
Una pessima pubblicità per una tecnologia che invece dovrebbe servire da cavallo di Troia per l’adozione del digitale (e di tutti i vantaggi distributivi che comporta) anche nelle sale italiane.
Tuttavia, nonostante la scarsa copertura del territorio, lo stesso i primi film in 3D hanno confermato anche da noi i trend positivi registrati nel più maturo mercato americano: quando lo spettatore può scegliere tra vedere un film 2D oppure in 3D in 7 casi su 10 sceglie il secondo e soprattutto i film tridimensionali lasciano soddisfatti, tanto che i loro incassi invece di calare del fisiologico 35% nelle prime settimane calano solo dell’8%.
da LA GAZZETTA DELLO SPORT del 01/02/09
La copertura del territorio però continua e già per l’uscita pasquale di Mostri contro alieni, il primo cartone Dreamworks pensato e realizzato dall’inizio con tecnologia 3D, le sale dovrebbero essere diventate almeno 60 sulle 600 totali che proietteranno il film. Dunque nel 90% dei casi il film verrà visto in una versione adattata alle tradizionali due dimensioni.
Bisognerà però fare attenzione perchè non si ripetano i problemi di Viaggio al centro della Terra 3D, altro film tridimensionale che era visibile più che altro in versione bidimensionale. In molti dei cinema non 3D infatti non era specificato che si trattasse di una normale proiezione, cosa che ha indotto la gran parte degli spettatori a pensare di aver assistito ad un film in tre dimensioni pur non avendo dovuto indossare gli indispensabili occhialini. In quei casi il commento è stato inevitabilmente: “Non cambia niente!”.
Una pessima pubblicità per una tecnologia che invece dovrebbe servire da cavallo di Troia per l’adozione del digitale (e di tutti i vantaggi distributivi che comporta) anche nelle sale italiane.
Tuttavia, nonostante la scarsa copertura del territorio, lo stesso i primi film in 3D hanno confermato anche da noi i trend positivi registrati nel più maturo mercato americano: quando lo spettatore può scegliere tra vedere un film 2D oppure in 3D in 7 casi su 10 sceglie il secondo e soprattutto i film tridimensionali lasciano soddisfatti, tanto che i loro incassi invece di calare del fisiologico 35% nelle prime settimane calano solo dell’8%.
da LA GAZZETTA DELLO SPORT del 01/02/09
Nessun commento:
Posta un commento