25.4.07

Uomo Ragno 3: essere buoni non sempre aiuta a vincere

Il primato sempre in via di ridefinizione di "film più costoso della storia del cinema" ha un nuovo titolare: "Spiderman 3", il film di Sam Raimi (lo stesso regista che aveva diretto i primi due episodi della saga) arriverà dal primo maggio nella cifra record di 900 sale italiane, in contemporanea con il resto dell'Europa e con ben 3 giorni di anticipo rispetto all'uscita americana.
E come ci si può aspettare dal budget senza precedenti il film è pieno di scene d'azione mozzafiato realizzate con abbondante uso di effetti speciali necessari (per esempio) per animare il personaggio dell'Uomo Sabbia, composto da milioni di piccoli granelli di sabbia che può controllare a piacimento.
In questo terzo film aumentano i personaggi coinvolti, l'Uomo Ragno dovrà vedersela con ben 3 nemici e (molto peggio!) con 2 donne nella vita privata. Alla consueta Mary Jane si affiancherà infatti la nuova bionda Gwen Stacy, interpretata da Bryce Dallas Howard (figlia d'arte del regista Ron Howard).
Tuttavia dopo la scoperta dei super poteri e la lotta per l'amore della sua amata Mary Jane, questa volta per l'Uomo Ragno (alias Peter Parker) la sfida più difficile sarà affrontare se stesso. Attaccato da un simbiota alieno l'eroe interpretato da Tobey Maguire è infatti preda di un delirio di onnipotenza (il simbiota alieno che rende scuro il suo costume infatti lo potenzia ma lo rende anche più violento e arrogante) dal quale faticherà a staccarsi fino a che non si renderà conto di come questo rischi di fargli perdere il legame con la sua amata (e forse promessa sposa) Mary Jane. Ad interpretare la donna dei sogni dell'Uomo Ragno c'è ancora Kirsten Dunst che si dichiara, al pari dell'altro protagonista (anche se su questo le cronache cinematografiche non sono concordi), pronta a girare anche un quarto episodio della saga a patto di farlo con il medesimo cast e con una buona storia.
E un po' tutte le dichiarazioni degli attori e del regista riguardo la produzione di questo film e di un'eventuale prosecuzione della collaborazione sono sullo stesso tono: "Siamo cresciuti sia nel film che nella vita e abbiamo visto consolidarsi i nostri rapporti sul set, così abbiamo affrontato i nostri ruoli con più maturità" ha dichiarato sempre Kirsten Dunst, alla quale ha fatto eco Tobey Maguire che si è detto certo di non essere ingabbiato in questo ruolo nemmeno dopo 3 film: "Interpretare Peter Parker in questi tre episodi mi ha dato la possibilità di esplorare diverse sfaccettature della psiche umana al pari di diversi momenti di maturazione di un ragazzo".
Ed è proprio la crescita e l'assunzione di responsabilità uno dei temi del film più cari al regista, Peter Parker deve comprendere come per tenersi stretto la ragazza che vuole sposare debba smettere di pensare alla propria vita (privata e "lavorativa") e prima di tutto capire che lui non è necessariamente sempre buono e quelli che ritiene essere cattivi non lo sono totalmente. Uno dei nemici di questo film infatti è proprio il criminale che nel primo episodio aveva ucciso lo zio di Peter Parker, l'uomo che gli ha fatto da padre. "Peter ha intrapreso un viaggio verso la complessità" spiega il regista "deve capire che non tutto è netto ed essere capace di sentire i propri peccati e la propria dualità, che poi è la stessa che c'è in tutti noi".
In America, quando uscirà, il film sarà distribuito (come è ormai consuetudine) anche nelle sale Imax, in una versione speciale contenente inserti in 3D.

da IL SECOLO XIX del 25/04/07

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