8.6.07

Il nuovo corso dell'animazione Disney, con un occhio puntato alla Pixar

Il primo film dalla fusione con la Pixar
Da quando la Disney ha deciso di darsi al cinema d'animazione realizzato interamente al computer ha fatto uscire tre film: Chicken little, Monster house e ora I Robinsons. Di questi tuttavia solo l'ultimo è stato realizzato dopo la fusione con la Pixar, la casa d'animazione numero uno in materia di cartoni animati in computer grafica, già creatori di successi come Alla ricerca di Nemo e Gli Incredibili.
La mossa è stata propedeutica ad un rinnovamento dello stile narrativo della storica casa di Topolino e ad un arricchimento dal punto di vista tecnologico, sperando di poter contare sull'esperienza e l'abilità dei tecnici Pixar, cosa che si è verificata solamente in parte. Se infatti dal punto di vista narrativo I Robinsons è ancora una scimmiottatura degli equivalenti Pixar dal punto di vista tecnico invece i passi in avanti sono stati giganteschi e tutti nella direzione indicata dallo studio di Steve Jobs.

Scorciatoie per aggirare il problema di animare personaggi umani

Già tra Chicken little a Monster house c'era una netta differenza realizzativa, anche perchè il secondo era stato realizzato avvalendosi del motion capture facciale, cioè animando le espressioni dei visi dei protagonisti con i movimenti reali di attori reali che venivano "catturati" con appositi sensori. Una differenza che era dunque attribuibile ad un cambio di tecnica, ma ora, tornati al disegno computerizzato non aiutato dalla cattura dei movimenti, la Disney ha dimostrato di aver incorporato e usufruito dell'esperienza e della tecnica Pixar.
Lo si vede innanzitutto dai tempi, I Robinsons è stato realizzato in molto meno tempo di Chicken little e molto meglio, segno che c'è stata una forte ottimizzazione, specialmente in un'area (l'animazione di personaggi umani) che notoriamente è la più difficile. Non solo infatti è complesso rendere con il disegno computerizzato la varietà e la fluidità dei movimenti del corpo umano ma è anche qualcosa di cui tutti gli spettatori (anche i meno tecnologici) hanno una forte esperienza e sono quindi in grado inconsciamente di riconoscere subito quando un'animazione non è buona.
Per questo uno dei trucchi più usati è disegnare i personaggi in maniera poco realistica e più fumettosa. Lontani i tempi in cui il disegno a mano consentiva animazioni come quella di Biancaneve e i sette nani o La carica dei 101, dove i personaggi sono disegnati in maniera realistica, ora l'imperfetto disegno computerizzato per animare i personaggi è costretto ad usare la scorciatoia del fumetto, cioè creare personaggi che siano umani ma non debbano necessariamente somigliargli in tutto e per tutto, riducendo così l'identità tra i movimenti che percepiamo tutti i giorni e quelli che vediamo su schermo.

Un film pensato direttamente in 3 dimensioni
Altra caratteristica di I Robinson è quella di essere stato il primo film Disney pensato per la proiezione 3D. Già gli altri film infatti erano stati distribuiti in sale equipaggiate per la proiezione in tre dimensioni ma si trattava di versioni adattate. In solo un anno infatti si è passati dalle quasi 80 sale equipaggiate con proiettori tridimensionali che hanno ospitato la versione adattata a tre dimensioni di Chicken little, alle 162 che hanno potuto offrire l'adattamento 3D di Monster house, fino alle 600 che a marzo hanno ospitato l'ultima fatica in tre dimensioni della Disney. E questa volta come detto non si è trattato di un adattamento ma di un cartone che per la prima volta è stato scritto e pensato già sapendo che ne sarebbe uscita una versione tridimensionale.
Questo ha consentito la pianificazione e la creazione di suggestioni ed effetti assolutamente originali, lo spiega Phil McNally del team dell'animazione: "Abbiamo scritto una sceneggiatura per l'intero film tenendo ben presente la profondità di ogni scena, in modo da usare il 3D per rendere più suggestiva la narrazione. Per esempio abbiamo sottratto profondità alle immagini fino a che Lewis non arriva nella città del futuro, dove al contrario l'abbiamo aumentata moltissimo. Certo il pubblico non deve accorgersi di questi cambi, deve semplicemente avere l'impressione di essere catapultato in un mondo ancora più vasto".

da MYMOVIES.IT del 7/06/07

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