6.11.06

I "talenti" che nascono in rete

La rete è piena di talenti del video, i motivi sono molti e vanno dalla libertà creativa che è data dal non aver nessun produttore a cui fare riferimento, all'alta qualità che le tecnologie di uso quotidiano possono offrire fino alla distribuzione gratuita e altamente pervasiva che caratterizza Internet. Questo è un fatto e qualcuno se n'è accorto.
La United Talented Agency, una delle 5 più importanti agenzie di talenti di Hollywood che può vantare nella sua scuderia attori come Vince Vaughan e Jack Black o registi come M. Night Shyamalan, ha deciso di aprire una sezione che ha il preciso compito di scovare nuovi talenti in rete e metterli a disposizione di chi voglia creare contenuti specifici per Internet.
Ma l'approccio veramente rivoluzionario sta nel fatto che l'obiettivo non è trovare in rete la prossima generazione di filmmakers o autori televisivi, ma al contrario offrire una soluzione altamente professionale a chi è affamato di contenuti originali per i propri portali o siti allo stesso modo in cui in passato le case cinematografiche si rivolgevano alle talent agencies per trovare nuovi registi o attori. "Lo scoglio all'entrata è così irrisorio che ora chiunque potenzialmente può essere un'artista." sostiene Brent Weinstein, il capo di questa nuova sezione, "ci sono dunque moltissimi talenti là fuori anche se il 99,999% di questi non andrebbe bene per il cinema o per la televisione. Ma su Internet magari sì, perché contano doti diverse".
La divisione web della UTA conta al momento tre dipendenti la cui media è di 26 anni che in poche settimane (ma molto è la forza del nuovo mercato) hanno concluso 6 importanti accordi con grossi portali che producono e distribuiscono video. Jeremy Zimmer, uno dei fondatori dell'agenzia ritiene che "più riusciamo a guadagnare quote nel settore dei talenti per la rete, più saremo in grado di definire le regole di questo mercato così da aiutare i compratori a capire la maniera migliore di offrire servizi".
Con l'allargarsi progressivo della banda di trasmissione in questi ultimi anni, Internet ha dimostrato come possa funzionare da gigantesco canale di distribuzione a costo zero (o a costo di connessione), facendo emergere svariate figure di blogger, videoblogger, creatori di contenuti e filmmakers che hanno raggiunto la fama unicamente in virtù della loro abilità.
Esemplari in questo senso il caso di Andrew Baron, la mente dietro Rocketboom, il videoblog che ogni giorno mette in rete 45 minuti di news e curiosità sulla società tecnologica, un business da 300 mila download per ogni puntata ottenuti senza un briciolo di spesa in pubblicità. Rocketboom è visto dai maggiori leader d'opinione e CEO di Internet, un successo che ha permesso ad Andrew Baron di sostituire Amanda Congdon, il volto storico di Rocketboom, con Joan Colan, una delle conduttrici di punta di Mtv Uk. Simile è stata anche l'ascesa di lonelygirl15, pseudonimo dietro il quale si celano due giovani filmmakers che quest'estate hanno cominciato a distribuire su YouTube episodi di una serie televisiva fingendo si trattasse delle videoconfessioni di una ragazza di 16 anni. Ogni episodio era accuratamente sceneggiato e montato, si inseriva nel continuo di una storia narrata con abilità che lasciava indizi di volta in volta e che ha appassionato così tanti utenti da diventare il canale di YouTube più sottoscritto in assoluto.
Ora l'idea della UTA è un riconoscimento ufficiale da parte di uno dei colossi dei media tradizionali che non solo esiste una creatività da scovare nelle maglie della rete, ma soprattutto che esiste uno specifico della produzione Internet differente dalla produzione per i media tradizionali, e che quindi necessita di differenti professionalità.

da AFFARI & FINANZA del 6/11/06

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